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Red 2 - Recensione

09/08/2013 | Recensioni |
Red 2 - Recensione

Torna il gruppo di "pensionati" che tre anni fa incantò e sorprese tutti, mettendo d'accordo critica e pubblico. Ritornano cambiando regia,  da Robert Schwentke a Dean Parisot, ma il risultato non cambia anzi, dove è possibile, migliora.

Nel secondo capitolo di "Red" infatti, Parisot decide di utilizzare la carta delle risate e dell'eccesso, creando momenti esilaranti e giocando moltissimo sul personaggio di Mary-Louise Parker. L'attrice, che spicca più di tutti in questa pellicola, mette in campo la sua ironia di donna che ha bisogno del brivido, dell'avventura, di sentirsi alla pari del suo compagno Bruce Willis. Le sue battute, i momenti d'azione e non con lei in scena, sono memorabili e strappano un sorriso sincero.

In Red 2 è evidentissima poi la parodia, fatta con intelligenza, del genere spionistico e della capacità degli attori di prendersi in giro anche nelle loro interpretazioni passate (una Helen Mirren che per creare un diversivo si traveste da Red, e cosa sennò, Queen Margaret Beaufort).

Bisogna esagerare, questa sembra la regola imposta da Parisot, e ci riesce eccome. Le scene d'azione risultano riuscite proprio perché ci si può aspettare di tutto, ma non grazie alla tensione che si crea, ma  a causa delle risate che le soluzioni di questo gruppo di "vecchietti" riesce a trovare. La chimica tra il cast è evidente e ancora più consolidata rispetto al capitolo precedente e risalta grazie ad una sceneggiatura studiata, tagliante ed intelligente, che sa come e dove colpire lo spettatore.

Per quanto possa sembrare impossibile, in Red 2 si ride anche più che nel primo, e ci si diverte sinceramente, nonostante alcuni momenti possano ricordare troppo il Red divertito e scanzonato di Schwentke. I continui cambi di location sono qui resi ancora più fluenti dai freeze frame trasformati in fumetto, in omaggio alle origini del film e che vanno a sostituire le cartoline viste nel precedente.

Oltre alla già citata Parker, ad attirare l'attenzione e le simpatie sono l'imprevedibile ed esilarante John Malkovich ed Helen Mirren, nuova Angelina Jolie che in una scena cita addirittura le sparatorie di "Wanted".
Inutile mettersi a razionalizzare sui momenti no sense della pellicola, meglio lasciarsi trascinare da queste due ore di sano divertimento e da un action movie dove più si eccede (e si ride) meglio è.

Sara Prian

 


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